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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

475501
Angelo Secchi 50 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

Pegaso è rappresentato come un immenso cavallo alato e si riconosce facilmente in cielo per un grande quadrato che fanno tre delle sue stelle colla

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dentro un bicchiere nel fondo del quale è un poco di Benzina liquida. L’apparato più comodo per l’uso col cannocchiale è quello qui disegnato (fig

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Per ben comprendere questa teoria è necessario richiamare il meccanismo della visione attraverso i prismi. Se un raggio di Sole entra per una fessura

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Se in un serbatoio d’acqua tranquilla cadono i raggi solari, il fondo sarà illuminato uniformemente, ma se vi si destino delle onde alla superficie

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In conclusione: 1° Il fenomeno della scintillazione è atmosferico. 2° Esso consiste in un cambiamento successivo di intensità e di colore nella

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loro aperto un campo ben più largo di ricerche. La prima stella a cui toccò in sorte questo studio fu quella del 1866, col che si inaugura veramente un

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si perde moltissimo, ma col cilindrico o un forte sferico si possono contare tutte le righe, mettendo un fortissimo oculare sferico, il verde è

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La prima è quella di un periodo più o meno corto determinato dalla occultazione della stella per un corpo opaco. Tale è Algol. La seconda quella di

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mezzana, cioè come un globo circondato da un ovale; ma esaminata meglio, ha la figura come nel disegno: cioè è formata di una massa molto densa al

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Non meno importante è la planetaria dell’Idra (H. 2102 A. R. 10h 18m 2s Decl. δ = − 17° 55' 50"). Essa fu descritta da H. I. come un globo di luce

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Un’altra assai bella, apparentemente ovale è nel Toro (H. 1157. AR = 5h 26m 4s Decl. = + 21° 54' 50"). Questa però veduta con forti ingrandimenti ha

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è di tipo spettrale diverso dalle altre, e che per ciò non sembra appartenere allo stesso gruppo. Ciò mostra che le prime fanno un sistema comune a

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2.° Per un’altra stella (sempre supponendo questa priva di moto particolare) accadrà lo stesso, e siccome i due piani s’intersecano nella stessa

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1.° Primieramente il moto apparente si farà sempre in un piano che passerà per la stella, e per la linea percorsa dal Sole ossia (il chè è lo stesso

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Considerando questo moto nello spazio dietro le distanze ipotetiche suddette, risulterebbe essere di poco più che un raggio e mezzo (1,623) dell

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Già fin da oltre un secolo fa Mitchell (nel 1767) avea sospettato un tal legame considerando la probabilità di una certa vicinanza che si avrebbe da

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Però anche questo sarebbe un criterio non infallibile, perchè potrebbe essere che i moti proprii si manifestassero solo con piccolissime differenze

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Considerando per un momento le conseguenze fisiche di questi sistemi luminosi multipli, e degli astri oscuri che li accompagnano, non possiamo a meno

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Un mezzo per conoscere le stelle fisicamente doppie potranno un giorno essere i loro colori; ma finora questo mezzo è assai poco studiato.

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Le stelle passano per essere innumerabili, e sono perfino un simbolo dei più enfatici che applicasi agli oggetti non aventi computo che li definisca

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distanze di un sistema dall’altro. A ciò pertanto aiuterà il conoscere primieramente le dimensioni del nostro sistema planetario, e per ciò abbiamo

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'TP eguale a cost1 SP alla quale sarebbe veduto da un osservatore nel Sole, poichè la direzione delle due rette condotte dal Sole e dalla Terra al punto

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La distanza di un astro qualunque è un problema geometrico che si riduce a determinare la distanza di un punto inaccessibile dietro alcuni dati su

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, cioè il 1° in a e il 2° in b, mentre un osservatore nel centro C la riferirebbe in c. Questo è il solo che vede la Luna nel suo luogo vero, gli altri

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Ma fu un inglese, il celebre Halley, che insegnò agli astronomi la vera maniera di servirsi di questo pianeta per avere la parallasse solare, e ciò

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Consiste questo in un grande cannocchiale di 25 centimetri di apertura obiettiva, e 4.m 50 di lunghezza focale, portate da un nodo di costruzione

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asse come vedesi nella figura è inclinato all’orizzonte di un angolo eguale alla latitudine del luogo ed è collocato nel piano del meridiano

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Per meglio intendere le circostanze di questo fenomeno, è da considerarsi, che se Venere e la Terra girassero attorno al Sole in un medesimo piano

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Foucault adoprò un metodo non meno ingegnoso. Esso faceva riflettere i raggi luminosi su di uno specchio girante con grandissima velocità. Il raggio

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1.° Che il movimento avea realmente il periodo di un anno.

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Quindi siccome la parallasse di un secondo suppone una distanza di 206265 di tali unità, si richiederanno 3 anni, 224 millesimi per percorrerla

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La linea mediana condotta per questi labirinti, non è rigorosamente un circolo massimo, ma piuttosto un circolo minore distante circa 5° dal circolo

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un sistema di Via Lattea formato di un grande strato di spessezza relativamente sottile e biforcato dal lato del Sagittario, e formato in sezione

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I primi speculatori dissero la Via Lattea un anello, altri un disco spaccato in due; ma nessuna di queste forme può spiegare neanche in maniera

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Di più esso Sole sta anche un poco fuori del piano della Galassia, perchè questa zona non costituisce realmente un circolo massimo, ma un circolo

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. Questo è certamente un fatto che è legato ad un principio meccanico teorico importante e affatto diverso da quello che regna nei sistemi globulari. Anzi

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minima distanza possibile, cioè quella corrispondente alla parallasse annuale di un intero secondo esse sarebbero lontane di 206265 semidiametri del

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24.° Nè siamo ancora alla fine delle maraviglie, lo saremo soltanto quando cesseremo di studiare. Fu già un tempo in cui tutto il sistema solare si

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» 51. Bella stella di un ricco color rubino (M. S. gennaio, 20, 1865).

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DI UN

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rappresentino le ruote di un carro, queste ultime potranno rappresentarne il timone. Questo gruppo è importante perchè esso conduce facilmente a trovare la stella

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Struve dietro un esame delle grandezze usate da Bessel, Lalande, Piazzi ed altri assegna le seguenti proporzioni:

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2° La qualità de’ vetri degli obiettivi influisce assai e molto ancora la perfezione degli oculari. Gli specchi metallici tingono sempre un poco in

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insieme formano il bianco. Chi vuole avere una idea precisa di questi colori non ha che a ricorrere ad un apparato di polarizzazione fornito di un prisma

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nella Balena le gialle. Le schiettamente azzurre sono rare benchè in genere un colore azzurrognolo domini nella massima parte di quelle che diconsi

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saldati insieme con un mastice; il raggio bianco usciva così decomposto senza deviazione, formando un prisma di effetto affatto opposto a quello del

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La costruzione fondamentale di questi spettroscopii a prismi angolari è come si vede nella fig. 10a. U K B è un tubo che avvitasi al cannocchiale per

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Primieramente guardando una stella nel cannocchiale, la sua imagine è un punto; se si fanno passare i raggi per un prisma il punto si allunga in una

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Il pezzo della fig. 14 posto sopra cerchio speciale si adatta direttamente al Refrattore di Cauchoix a modo di un coperchio ordinario, come si disse

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Questo strumento è semplicissimo, ed è disegnato in sezione, nella fig. 15. Esso consiste in un prisma a visione diretta P, Q, P', Q', P" dietro il

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